Certificato EAC dell'Unione Doganale
Il Certificato EAC di Conformità, acronimo di Certificato di conformità ai regolamenti tecnici dell’Unione Economica Eurasiatica (precedentemente Unione Doganale), è un attestato fondamentale che sancisce la conformità di un prodotto ai requisiti di sicurezza stabiliti dai regolamenti tecnici unificati all’interno di questo spazio economico. Tale certificato è contraddistinto dalla presenza del marchio EAC, un sigillo di garanzia che indica il superamento delle valutazioni di conformità previste. Il marchio EAC non è esclusivo del certificato stesso, ma viene apposto anche sui prodotti per i quali è stata ottenuta una Dichiarazione di Conformità EAC, rappresentando in entrambi i casi l’adempimento degli obblighi normativi.
L’acronimo EAC, come precedentemente accennato, sta per “Conformità Eurasiatica” e sottolinea l’adesione agli standard tecnici comuni adottati dai paesi membri dell’Unione Eurasiatica. Questa unificazione normativa mira a semplificare la circolazione delle merci all’interno del territorio dell’Unione, garantendo al contempo un elevato livello di sicurezza per i consumatori e l’ambiente. I regolamenti tecnici dell’Unione Eurasiatica definiscono i requisiti obbligatori per una vasta gamma di prodotti, spaziando da quelli industriali ai beni di consumo.
Per i prodotti soggetti a tali regolamenti tecnici, la verifica obbligatoria della conformità ai requisiti di sicurezza si concretizza attraverso due principali strumenti: la Certificazione EAC e la Dichiarazione di Conformità EAC. La scelta tra l’una e l’altra procedura dipende dalla specifica tipologia di prodotto e dal livello di rischio associato al suo utilizzo. In termini semplici, ogni regolamento tecnico è corredato da elenchi dettagliati di merci per le quali è obbligatorio ottenere un Certificato EAC o una Dichiarazione EAC.
Il Certificato EAC dell’Unione Economica Eurasiatica è una delle due nuove certificazioni EAC, insieme alla Dichiarazione EAC, introdotte con la riforma delle regolamentazioni tecniche (TR CU) dal 2011. Il certificato EAC è un documento obbligatorio per l’importazione e la vendita di un vasto numero di prodotti in Russia e nel resto dei paese dell’Unione Economica Eurasiatica. La regolamentazione vigente distingue gli ambiti di applicazione del certificato EAC rispetto alla dichiarazione EAC, sulla base delle criticità potenziali della tipologia di prodotto. Mentre è stimato un totale di 1,5 milioni di dichiarazioni EAC all’anno, di certificati EAC se ne contano meno di 200 mila.
L’utilizzo del certificato EAC è per la maggior parte concentrato nell’applicazione di alcuni regolamenti tecnici, in particolare per i certificati EAC emessi in accordo con la normativa TR CU 012/2011 sulle apparecchiatura in zone classificate (corrispettivo del certificato ATEX), per i certificati emessi secondo normativa TR CU 032/2013 sulle apparecchiature in pressione (corrispettivo della PED), della normativa 007/2011 sulla sicurezza dei prodotti per bambini ed adolescenti, e per l’applicazione della normativa 017/2011 sulla sicurezza dell’industria leggera nel caso in cui si tratti di biancheria intima.
La necessità della fattispecie del certificato EAC, oltre che essere prescritta dalla legislazione vigente, si caratterizza rispetto alla dichiarazione EAC per una diversa distribuzione degli oneri di responsabilità delle parti: mentre per la dichiarazione il rappresentante (di cui a seguire) assume su di lui la responsabilità di quanto dichiarato, nel caso di certificato la responsabilità passa all’organo di certificazione che lo ha emesso.
Le regolamentazioni TR CU non sono entrate in vigore in contemporanea per tutti i settori produttivi, ma sono state scaglionate nei modi e nei tempi consultabili nel calendario di entrata in vigore della normativa EAC.
All’atto pratico, per il richiedente del Certificato di Conformità EAC, si evidenziano numerose differenze rispetto all’emissione del Certificato Gost R , del Certificato secondo regolamentazione tecnica Gost TR nonché della Dichiarazione di Conformità Gost R, tra cui in primo luogo la validità nei ai tre paesi membri l’Unione Economica Eurasiatica: Russia, Bielorussia e Kazakistan, estesa nel 2016 ad Armenia e Kirghizistan.
A titolo esemplificativo, rientrano nell’ambito della Dichiarazione di Conformità EAC categorie di prodotti come gli alimentari, i cosmetici, i materiali da imballaggio e numerosi altri gruppi merceologici a basso rischio. Al contrario, prodotti destinati ai bambini e apparecchiature elettriche ed elettroniche sono generalmente soggetti all’obbligo di ottenere un Certificato di Conformità EAC, data la maggiore criticità e i potenziali rischi connessi al loro utilizzo.
Il processo per ottenere un Certificato EAC prevede una serie di passaggi ben definiti e l’interazione con un Organismo di Certificazione accreditato all’interno dell’Unione Eurasiatica. Inizialmente, il richiedente è tenuto a predisporre e presentare una completa documentazione tecnica e normativa relativa ai prodotti fabbricati, unitamente a copie dei documenti costitutivi dell’azienda. Un elemento imprescindibile del processo è la fornitura di un campione del prodotto, necessario per l’esecuzione delle prove di certificazione presso laboratori accreditati. Tali prove sono finalizzate a verificare la rispondenza del prodotto ai requisiti di sicurezza stabiliti dai regolamenti tecnici applicabili. Al termine delle analisi di laboratorio, viene redatto un protocollo di prova che attesta i risultati ottenuti. È proprio sulla base di questo protocollo che l’Organismo di Certificazione accreditato rilascia il Certificato EAC.
La validità di un Certificato EAC può variare considerevolmente, oscillando da un minimo di un anno a un massimo di cinque anni, a seconda dello schema di certificazione specifico selezionato e delle caratteristiche del prodotto. È importante sottolineare che la maggior parte degli schemi di certificazione prevede non solo una valutazione iniziale della conformità, ma anche una procedura di analisi della produzione e un controllo ispettivo annuale obbligatorio. Ciò significa che, una volta trascorsi dodici mesi dalla data di rilascio del certificato, il titolare è tenuto a sottoporsi a una verifica ispettiva presso la propria sede produttiva per confermare il mantenimento delle condizioni di conformità. Questa attività di sorveglianza periodica è cruciale per garantire nel tempo la sicurezza e la qualità dei prodotti immessi sul mercato dell’Unione Eurasiatica.
Normativa sul richiedente formale del Certificato EAC
Una differenza significativa per i produttori esteri, è la necessità di essere supportati nella richiesta del Certificato EAC dalla presenza di una società con sede nel territorio dell’Unione Economica Euroasiatica. Questo nella pratica significa che non è possibile per un produttore non registrato in almeno uno dei paesi dell’Unione (Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Bielorussia), ottenere il Certificato EAC senza l’appoccio di una filiale di uno di quei paesi o di una società terza che si presti alla richiesta del documento. Come detto tale richiedente (in russo Zayavitel’) potrà essere indifferentemente una filiale della società sul terriorio dell’Unione, un importatore, un distributore, un rappresentante od una società che offre servizi di rappresentanza ai soli fini certificativi. La ragione sociala del rappresentante sarà di conseguenza presente sul certificato, e di conseguenza questo avrà titolo per disporre del documento a suo piacimento, permettendone o meno l’utilizzo da parte di altre entità, produttore compreso, attraverso una delega apposita. Un volta ottenuto, il certificato EAC, conferisce diritto e dovere di applicare il logo EAC sul prodotto oggetto della certificazione, secondo le modalità presenti sia nella regolamentazione generale del marchio EAC, che nel regolamento TR CU in accordo al quale si è emesso il certificato.
Le differenze più importanti per quanto riguarda il processo di emissione del documento si concentrano senza dubbio nella procedura di verifica, che richiede in alcuni casi (a seconda del tipo di prodotto, della possibilità di trasporto dello stesso e dalla validità temporale del certificato richiesto): ispezione e test di prodotto presso il luogo di produzione od invio di campioni presso il laboratorio russo ed infine analisi documentale.
La procedura per l’emissione del Certificato EAC si risolve in una tempistica minima di tre settimane a seconda del regolamento tecnico a cui si fa riferimento, dalla completezza della documentazione fornita e del livello di collaborazione offerto dalla società rappresentante, la quale oltre a dover fornire alcuni documenti al principio della procedura, deve rendere compilati e firmati altri moduli forniti dall’ente di certificazione.
Il certificato EAC viene consegnato su carta ufficiale, e generalmente una copia deve essere allegata ai documenti necessari per lo sdoganamento in Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Kirghistan oltre che per essere mostrato in originale od in copia alle autorità competenti nel caso di esplicita richiesta.
L’utilizzo del documento così ottenuto non è limitato, secondo regolamentazione, ai soli rapporti con il soggetto rappresentante, ma è utilizzabile con autorizzazione del richiedente per tutte le transazioni.
Il Certificato di Conformità EAC riporta diverse informazioni tra cui: il nome del produttore, il nome del richiedente che come detto deve avere sede nel territorio dell’Unione Doganale Eurasiatica, il nome dell’ente di certificazione che ha emesso il documento, il nome del prodotto o dei prodotti e il relativo codice doganale, la regolamentazione a cui il documento fa riferimento, i riferimenti del protocollo di test emesso dal laboratorio, ed infine la durata del certificato che non può superare i 5 anni.
Tra i certificati EAC uno dei documenti maggiormente significativi e` senza dubbio il Certificato EAC EX che regola le apparecchiature operanti in atmosfera classificata, come il certificato ATEX in Europa.
La Marcatura EAC: Un Sigillo di Conformità nell’Unione Economica Eurasiatica
Molti consumatori avranno certamente notato la presenza del marchio EAC (EurAsian Conformity) apposto sugli imballaggi di svariati prodotti, in particolare quelli alimentari, ma anche beni industriali e di consumo. Questa sigla, apparentemente semplice, racchiude in realtà un significato cruciale nel contesto del commercio e della regolamentazione tecnica all’interno dell’Unione Economica Eurasiatica (UEE).
L’apposizione del marchio EAC non è una scelta arbitraria del produttore, bensì un requisito cogente stabilito dalle normative tecniche che regolamentano l’immissione sul mercato dei prodotti all’interno dei paesi membri dell’UEE. Questo blocco economico comprende attualmente Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Kirghizistan, e l’obiettivo primario della marcatura EAC è quello di garantire che i prodotti circolanti all’interno di questi stati abbiano superato rigorosi controlli di conformità e rispondano ai requisiti di sicurezza, salute e tutela ambientale definiti dai regolamenti tecnici unificati.
In sostanza, il marchio EAC funge da notifica immediata per l’acquirente, indicando chiaramente che il prodotto è stato sottoposto con successo a tutte le prove di laboratorio, le valutazioni tecniche e le procedure di conferma obbligatorie previste dalle normative dell’Unione Economica Eurasiatica. Questo processo di certificazione, spesso complesso e articolato, mira a proteggere i consumatori e a garantire una concorrenza leale tra i produttori, assicurando che tutti i beni in commercio rispettino standard qualitativi e di sicurezza minimi comuni.
La presenza del marchio EAC su un prodotto è quindi una garanzia di conformità alle normative tecniche dell’UEE, attestando che il fabbricante ha adempiuto a tutti gli obblighi previsti per immettere legalmente il proprio prodotto sul mercato eurasiatico. L’assenza di tale marcatura, laddove obbligatoria, può comportare il blocco della commercializzazione del prodotto, sanzioni amministrative e potenziali rischi per la sicurezza dei consumatori. Di conseguenza, la comprensione e il riconoscimento del marchio EAC sono elementi fondamentali sia per i produttori che intendono esportare nei paesi dell’UEE, sia per i consumatori che acquistano prodotti all’interno di questo vasto mercato.
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Documenti necessari per il certificato EAC
Ai fini dell’emissione delle certificazioni EAC è necessario presentare una serie di documenti che andranno a costituire il fascicolo di prova del prodotto. Tale pacchetto di documenti differisce a seconda della tipologia di prodotto e del fatto che si tratti di una Dichiarazione EAC o un Certificato EAC.
Il pacchetto di documenti, a partire dal primo luglio del 2018, oltre che raccolto dall’organo di certificazione, deve essere caricato integralmente sul sistema informatico centralizzato, aperto in ogni momento ad un controllo da parte delle autorità. I documenti che possono comporlo, sono a seconda della tipologia di prodotto tra i seguenti (a titolo di esempio non esaustivo):
- per il preventivo:
- codice doganale
- descrizione del prodotto
- eventuali disegni
- ingredienti nel caso di alimenti
- eventuale luogo di installazione
- paese di produzione
- potenziali elementi di rischio (pressione, esplosione)
- percentuale di composizione per l’abbigliamento e l’arredamento
- per l’emissione del documento, oltre ai documenti richiesti per il preventivo:
- contratto di vendita o delega che collega produttore e richiedente
- atto di fondazione della società sponsorizzante
- eventuali certificati di conformità europei
- ragione sociale del produttore
- richiesta di certificazione (prodotta dall’ente di certificazione)
- Documenti operativi: passaporto tecnico russo, manuale d’uso e manutenzione in russo (entrambi i documenti possiamo fornirli noi in forma standard per il tipo di prodotto in linea con direttive russe vigenti)
- Una descrizione delle scelte tecniche e di valutazione dei rischi che confermano il rispetto dei requisiti di sicurezza
- Certificato ISO sui processi
- Caratteristiche tecniche
- Protocollo di test del produttore
- Certificati di conformità per materiali e componenti
- Certificati di conformità per il prodotto
- Altri documenti, che confermano direttamente o indirettamente la conformità dei prodotti ai requisiti di sicurezza del regolamento tecnico :
- Fotografie
- Disegni / schemi
Soddisfazione cliente
Certificazioni TechSert nel 2016
Calendario di entrata in vigore dei regolmenti tecnici EAC
- TR CU 006/2011 sulla sicurezza dei prodotti pirotecnici;
- TR CU 019/2011 sulla sicurezza dei dispositivi di protezione individuale;
- TR CU 005/2011 sulla sicurezza degli imballaggi;
- TR CU 007/2011 sulla sicurezza dei prodotti per bambini e adolescenti;
- TR CU 008/2011 sulla sicurezza dei giocattoli;
- TR CU 009/2011 sulla sicurezza di profumeria e cosmesi;
- TR CU 017/2011 sulla sicurezza dei prodotti dell’industria leggera (abbigliamento);
- TR CU 013/2011 sulla qualità del carburante automobilistico e aeronautico, benzina, diesel e combustibile per uso marittimo, carburante per aerei e olio combustibile;
- TR CU 004/2011 sulla sicurezza delle apparecchiature a bassa tensione;
- TR CU 010/2011 sulla sicurezza delle macchine e attrezzature;
- TR CU 011/2011 sulla sicurezza degli ascensori;
- TR CU 012/2011 sulla sicurezza della apparecchiature per atmosfera potenzialmente esplosiva;
- TR CU 016/2011 sulla sicurezza delle apparecchiature funzionanti a combustibile gassoso;
- TR CU 020/2011 sulla compatibilità elettromagnetica dei dispositivi tecnici;
- TR CU 015/2011 sulla sicurezza del grano;
- TR CU 021/2011 sulla sicurezza dei prodotti alimentari;
- TR CU 022/2011 sulle norme della marcatura dei prodotti alimentari;
- TR CU 023/2011 per succhi di frutta e prodotti derivati da frutta e verdura;
- TR CU 024/2011 per prodotti ottenuti da oli e grassi animali e vegetali;
- TR CU 027/2012 sugli alimenti dietetici, tra cui alimenti dietetici destinati a fini medici speciali;
- TR CU 029/2012 sulla sicurezza degli additivi alimentari, aromatizzanti e coadiuvanti tecnologici;
- TR CU 026/2012 sulla sicurezza delle imbarcazioni fino a 20 metri;
- TR CU 032/2013 sulla sicurezza delle attrezzature a pressione;
- TR CU 030/2012 Oli e grassi lubrificanti, lubrificanti e fluidi speciali;
- TR CU 001/2011 033/2013 sulla sicurezza del latte e derivati del latte;
- TR CU 034/2013 sulla sicurezza delle carni e prodotti a base di carne;
- TR CU 025/2012 sulla sicurezza di mobili e oggetti d’arredamento;
- TR CU 028/2012 sulla sicurezza di materiale esplosivo e prodotti a base di esplosivo;
- TR CU 001/2011 sulla sicurezza del materiale rotabile ferroviario;
- TR CU 002/2011 sulla sicurezza dei mezzi ferroviari ad alta velocità;
- TR CU 003/2011 sulla sicurezza delle infrastrutture ferroviarie;
- TR CU 018/2011 sulla sicurezza dei veicoli a motore;
- TR CU 014/2011 sulla sicurezza delle strade.
- TR CU 031/2012 sulla sicurezza dei trattori agricoli o forestali e dei loro rimorchi.